Perchè dovremmo schiarire le nuvole?
Questa una delle possibili soluzioni proposte dai ricercatori, e pubblicate il 9 luglio 2018 sul “New York Magazine” all’interno dell’articolo “The Unhabitable Earth”, che illustra come l’umanità si stia dirigendo a ritmo sostenuto verso un catastrofico orizzonte fatto di oceani avvelenati, aria irrespirabile, carestie globali e guerre permanenti. Una posizione catastrofica e controproducente secondo gli stessi climatologi, che porterebbe al completo disinteresse dell’opinione pubblica, convinta che al problema non vi sia soluzione e che il Pianeta sia ormai destinato alla rovina.
Da queste riflessioni nasce “Nel Respiro del Mondo: artisti contro l’inquinamento ambientale”, esposizione artistica presentata presso il Bastione delle Maddalene di Verona dal 17 ottobre al 28 novembre 2021 e curata da Matteo Vanzan con la curatela associata della Prof.ssa Maria Laura Pappalardo.
Inserita nel Festival Terra2050 Credenziali per il Nostro Futuro, che gode del Patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, organizzata da MV Eventi Culturali in co-produzione con il Comune di Verona e dall’Assessore al Bilancio e Tributi, Politiche della casa, Relazioni internazionali, Fondi UE, Veronesi nel mondo, Politiche demografiche, Smart city e Innovazione tecnologica, Rapporti con Unesco, Turismo e Costumi e Tradizioni Popolari Francesca Toffali, la mostra presenterà oltre 50 artisti storici e contemporanei (tra cui Ubaldo Bartolini, Joseph Beuys, Michele Cascella, Franco Fontana, Piero Gilardi, Aldo Mondino, Concetto Pozzati e Mario Schifano) che si confronteranno in un percorso di pittura, scultura, fotografia e installazioni site-specific con l’obiettivo di contribuire ad una etica ambientale, schierarsi contro l’inquinamento e promuovere la sostenibilità al fine di scongiurare il cambiamento climatico.
Diverse le sezioni di mostra allestite per creare un percorso anche emozionale che permetta al visitatore di entrare in dialogo con il mondo attraverso la poesia dell’arte e che partirà con l’opera di Joseph Beuys “Difesa della Natura: 7000 querce” del 1984 concludendosi con “Je Suis” di Antonio Delluzio.
La prima sezione sarà dedicata alla natura incontaminata con le opere di Ubaldo Bartolini, Michele Cascella, Franco Fontana, Giovanni Frangi, Pamela Grigiante, Davide Longfils, Gianni Mantovani, Manlio Onorato, Concetto Pozzati, Pierluigi Pusole, David Riganelli, Mario Schifano, Nicola Torcoli, Anna Turina, Hermes Terso Vanzan; la seconda sezione illustrerà paesaggi industriali, urbanizzazione sfrenata e riflessioni sull’inquinamento ambientale con Andrea Chiesi, Giuseppe Cionini, Cristiano De Matteis, Manuela Luzi, Andrej Mussa, Fabio Presti, Ida Marinella Rigo, Alessandra Rovelli, Beatrice Sheridan, Alessandro Troso e Luca Suelzu; la terza sezione dedicata al recupero dell’inutilizzato con un’arte volta alla rinascita dell’obsoleto: Guido Airoldi, Claudia Aschieri, Gastone Bai, Raffaello Bassotto, Manuela Bedeschi, Felipe Cardena, Juri Ceccotti, Piero Gilardi, Ralph Hall, Aldo Mondino, Franca Pisani, Graziella Ranieri, Marco Nereo Rotelli, Dario Tironi; la quarta sezione saranno dedicate alla rinascita del mondo e della natura in un’alternanza di speranza e condanna nei confronti di un uomo contemporaneo responsabile del nostro avvenire raccontata dalle opere di Angelo Alessandrini, Manuel Bravi, Gabriele Buratti, Cracking Art Group, Emoglochina, Laura Fortin, Daniele Nalin, Le Nevralgie Costanti, Michela Nicoletti, Nunzio Paci, Maurizio Taioli; la quinta sezione sarà invece dedicata all’inquinamento mentale con le opere di Giorgio Dalla Costa per concludersi con l’ultima sezione dedicata al concetto di naturale/artificiale con le sculture di Alessandra Aita, Matteo Lucca e Dario Tironi.